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A cosa servono le analisi dei dati per il tuo business?
Nel mondo digitale ogni clic racconta una storia. Per comprenderle serve uno strumento che possa raccogliere gli elementi che ne sono alla base e, con intuizione e conoscenza del mondo esterno, collegarli al contesto e interpretarli per trasformarli in informazioni utili alle scelte quotidiane. Stiamo parlando di analisi dei dati utili al business.
Scopriamo insieme cos’è GA4, fondamentale per raccogliere i dati dal tuo sito web, qual è il valore dei dati che raccogli, l’importanza dell’integrazione degli strumenti e come interpretare i dati in base al contesto e agli utenti.

GA4: oltre le statistiche, una mappa del comportamento
GA4 non è solo l’evoluzione tecnica di Universal Analytics: cambia il paradigma della raccolta dati.
Il vecchio sistema, quello di Universal Analytics, basava la raccolta dati sulle sessioni e le visualizzazioni delle pagine; ora con GA4 l’approccio è orientato agli eventi, ovvero le azioni compiute dagli utenti durante la navigazione del sito (clic, scroll, compilazione di form).
Per un’azienda l’utilizzo di GA4 si traduce in un vantaggio sfruttabile: non si osserva il singolo ingresso in un sito, ma si entra nel dettaglio del comportamento dell’utente, delle sue intenzioni e degli elementi che lo spingono a restare sul sito o ad abbandonarlo durante la navigazione.
Potremmo analizzare il tempo di permanenza nelle pagine. Ad esempio, se è basso in una pagina di approfondimento è probabile che il contenuto non abbia risposto alle domande dell’utente, oppure non sia stato strutturato il contenuto in modo ordinato e chiaro.
Per questo motivo, per interpretare cosa sia successo si ripropone l’intero percorso di navigazione e il tipo di dispositivo utilizzato, oltre alla sorgente del traffico: potrebbe trattarsi di un contenuto difficilmente fruibile da smartphone, se l’utente ha navigato da lì, e con tempi di caricamento molto elevati (e il tempo a disposizione era poco).
Un dato da solo non basta, serve contesto
I dati vanno sempre letti alla luce del mercato di riferimento, del target e del momento storico in cui si collocano.
Un calo del traffico, ad esempio, può non essere una cattiva notizia se coincide con il mese di agosto e l’attività dell’azienda è B2B (anche i tuoi clienti quindi sono in ferie).
Può essere fisiologico avere degli sbalzi anche se è Google a rilasciare degli aggiornamenti al metodo di tracciamento, ma in GA4 vengono prontamente segnalati.
Il dato, quindi, non è mai neutro e va interpretato in relazione all’ambiente che lo circonda.
Un esempio? La differenza nel B2B e B2C
Il confronto tra siti orientati al B2C e quelli orientati al B2B può aiutarci a comprendere queste dinamiche.
Nel primo caso (B2C) ci si aspetta un traffico più dinamico, una maggiore interazione con il sito e un tempo di permanenza più alto (gli utenti sono in cerca di prodotti simili, effettuano comparazioni, leggono recensioni, aggiungono alla wishlist i prodotti consigliati).
Nel secondo caso, quello del B2B, spesso le sessioni sono più mirate, con un numero di passaggi intermedi inferiore: si presenta un percorso più razionalizzato concluso con una mail o una telefonata.
L’integrazione è utile
Per rendere davvero efficace il lavoro di analisi, è utile integrare GA4 con altri tools.
Strumenti come PageSpeed Insight forniscono dati sulle performance di caricamento delle pagine, fondamentali sia al lavoro gli informatici dietro il tuo sito, sia per la SEO e per evitare l’abbandono da parte degli utenti.
Microsoft Clarity consente, invece, di visualizzare mappe di calore e finalità di sessione degli utenti, offrendo uno sguardo diretto su come le persone si muovono all’interno del sito e qual è la loro intenzione durante la navigazione.
In ottica SEO, strumenti come Semrush e MOZ permettono di valutare il posizionamento delle keyword, analizzare la concorrenza e comprendere se le strategie di contenuto stanno generando traffico.
Tutti questi strumenti, e i dati che ne derivano, permettono di farsi un’idea completa adatta ad una base strategica forte.
In un contesto digitale sempre più competitivo e guidato dai dati e dagli algoritmi, leggere i propri dati e saperli trasformare in informazioni utili crea vantaggi reali da poter utilizzare all’interno delle proprie strategie in qualsiasi momento.