Nel mondo altamente competitivo della libera professione (liberi professionisti e studi associati), avere una presenza digitale efficace, come avere siti web, è utile ma non basta. Le perplessità più comuni riguardano il fatto che il passaparola e il rapporto personale sono fondamentali, come può l’innovazione digitale sostituirli?
Inoltre, che si tratti di avvocati, notai, architetti, ingegneri, dottori commercialisti, revisori contabili o di studi associati, la capacità di comunicare professionalità, competenza e accessibilità attraverso il web è un elemento che appare spesso come un adempimento, una sorta di dazio da pagare ai tempi moderni più che un’opportunità su cui investire.

Semmai, uno dei problemi da risolvere è che spesso i siti dei professionisti possono sembrare tutti uguali, quelli degli avvocati tutti uguali tra loro, quelli dei commercialisti tutti uguali tra loro, ecc. Specie se non ci sono portfoli e case history da mostrare.
La necessità di distinguersi rispetto ai competitor, quindi, è il punto: non se essere presenti o meno ma come: come farsi rintracciare e, una volta trovati, come destare una buona impressione e, se possibile, farsi ricordare.
Facilitare il contatto con i potenziali clienti è l’altro obiettivo fondamentale. Si va dai moduli di contatto personalizzati, alla possibilità di prenotare consulenze online alla condivisione dei documenti sia in fase preliminare che in corso di rapporto.
Ma noi nel tempo abbiamo fatto anche di più in termini di informatizzazione per i professionisti: come quando abbiamo informatizzato il processo di recupero crediti per uno studio legale o progettato il portfolio lavori per diversi studi di architettura e ingegneria.